Lelio Bonaccorso, fumettista di successo messinese, ha tenuto un incontro durante SabirFest per presentare il suo nuovo libro «Sinai: La terra illuminata dalla luna».

La redazione di Sabirica è riuscita a fare qualche domanda al fumettista:
Preferiresti vivere permanentemente nel Sinai silenzioso o nella frenesia del mondo occidentale?
Io sono messinese e amo Messina. Secondo me alcuni aspetti di quel mondo possono entrare in connubio col nostro. Anche perché per un occidentale trasferirsi completamente potrebbe essere abbastanza complicato, dato che siamo abituati a ritmi completamente diversi. Ma c'è sempre da imparare.
Tu sei un giovane fumettista di successo a Messina e non se ne vede spesso in giro. Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere la tua carriera?
Se qualcuno vuole diventare un fumettista, sappia che si può fare. Bisogna crederci, impegnarsi e sacrificarsi al 100%. E' un mondo meritocratico: puoi avere tutti i titoli del mondo, ma senza voglia di fare non si va avanti.
In conclusione, perché stai con Sabir?
E' una realtà importante di Messina, ma anche della cultura in generale. Inoltre ultimamente Sabir si è legata sempre di più al mondo del fumetto ed è una forma di comunicazione fondamentale. Inoltre se non ci fosse questo tipo di manifestazione, Messina ne morirebbe. Sabir è linfa vitale per la nostra città e per i giovani che sempre più desiderano andarsene. Questa fuga di menti si può arrestare offrendo alternative.
Sabir è una mostra di alternative e un'opportunità per confrontarsi con una nuova realtà.

 

di volontari i Sabirici per SabirFest 2017