Shady Hamadi (Milano, 1988) è uno scrittore, attivista e giornalista italiano. Nato a Milano da madre italiana e padre siriano, fino al 1997 gli è stato vietato di entrare in Siria in seguito all’esilio del padre Mohamed, appartenente al Movimento
nazionalista arabo e più volte arrestato e torturato in patria.
A marzo del 2011, allo scoppio della rivolta siriana contro il governo di Bashar al Assad, prende posizione contro il regime, diventando un attivista per i diritti umani e una tra le principali figure di riferimento dell’opposizione in Italia.
Partecipa a numerosi dibattiti e trasmissioni televisive e radiofoniche, tra cui L’Infedele, Mediterraneo, Uno Mattina, Radio Tre, Radio Svizzera Italiana.
A dicembre viene invitato dalla terza commissione Affari Esteri del Parlamento italiano come unico relatore per un’audizione conoscitiva sui diritti umani e la democrazia in Siria. A dicembre del 2011 inizia a collaborare con il Fatto Quotidiano,
dove tiene un blog. Nel 2012 ha scritto diversi appelli sul Corriere della Sera e su Famiglia Cristiana denunciando gli eccidi ancora in corso in Siria. In quello stesso periodo ha anche avviato la campagna Un fiocco nero per la Siria. Nel 2013 pubblica La felicità araba (Add editore, 2013) un libro autobiografico sulla sua famiglia e sul suo paese che ha presentato a SABIRFESTIVAL nel 2014.