in collaborazione con DiCAM (UniMe)
Senza riparo
con Caterina Resta
Se l'umanità dell'umano sfugge a ogni possibile definizione, non potendosi configurare come un'essenza immutabile, tuttavia, vi è un tratto che più di ogni altro la caratterizza: il suo essere senza riparo, infinitamente vulnerabile, costantemente esposta al rischio di inabissarsi nel dis-umano, oggetto di una decisione politica, che stabilisce volta per volta i confini dell'umano e della sua esclusione. È accaduto agli ebrei nei campi di sterminio nazisti, accade oggi alle vite di scarto dei migranti, inghiottite dalle acque del Mediterraneo.
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